Oggi, 6 agosto, è l’anniversario della strage di Pietrarsa, quando un battaglione di bersaglieri italiani aprì il fuoco sui lavoratori napoletani in sciopero. Furono uccisi quattro operai: Luigi Fabbricini, Aniello Marino, Domenico Del Grosso, Aniello Olivieri. Ci furono anche 20 feriti. Le officine di Pietrarsa, ex stabilimento borbonico di locomotive e materiale ferroviario, erano l’orgoglio dell’ingegneria nel Regno delle Due Sicilie. Oggi le officine ospitano lo spettacolare Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa.
Seguono alcuni video e l’articolo che oggi lo storico e l’inviato speciale de “Il Mattino” Gigi Di Fiore ha pubblicato sul blog online del giornale.
Strage di Pietrarsa: canzone degli Stormy Six nel 1972
Il primo video è del brano del gruppo milanese degli Stormy Six, pubblicato nel 1972, che descrive magistralmente la tragica giornata del 6 agosto 1863, quando le legittime aspirazioni degli operai di Portici furono soffocate nel sangue dai bersaglieri.
Strage di Pietrarsa: la toponomastica napoletana
Il secondo è un video girato il Primo Maggio 2017 nel quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio. Qui, l’amministrazione comunale di Napoli ha intitolato una piazza ai “Martiri di Pietrarsa”. La piazza si trova nell’intersezione tra Via Taverna del Ferro e Via Domenico Atripaldi (quartiere San Giovanni a Teduccio). E’ nei pressi del parco Massimo Troisi.
Strage di Pietrarsa: Mauro Moretti onora i nostri martiri
Il terzo video è l’intervento di Mauro Moretti, Presidente della Fondazione FS Italiane, il 31 marzo 2017 a Pietrarsa. “Nel 1840 questo luogo era una sorta di Silicon Valley italiana, naturalmente per quella tecnologia rapportata all’oggi. Luogo del primato tecnologico…”
“I lavoratori di Pietrarsa consapevoli del patrimonio industriale qui installato e della relativa superiorità tecnologica, diremmo oggi, raggiunta, lottarono contro la delocalizzazione delle attività a vantaggio dell’industria del Nord voluto dai Sabaudi. Lotte culminate nel 1863, il 6 agosto, con la carica dei Bersaglieri che causò 7 morti e 20 feriti gravi tra i lavoratori. Fu un evento che io ritengo spartiacque, quasi dimenticato, di quella questione meridionale che ancora oggi è il più vero e difficile problema nazionale e, probabilmente, sempre più lo sarà in vista dell’Europa a più velocità.”
Strage di Pietrarsa: Gigi Di Fiore sull’importanza della memoria nella storia
“La dismissione” nell’anniversario dell’eccidio di Pietrarsa: Ermanno Rea e l’importanza della memoria
di Gigi Di Fiore
Oltre le chiuse e polverose polemiche accademiche, sterili e utili solo a se stesse, c’è tutto un mondo di sensibilità e culture aperto alla storia senza etichette. Alla memoria del proprio passato e delle proprie identità politico-sociali.
Una riflessione doverosa, il 6 agosto, giorno di ricorrenza del famoso eccidio degli operai di Pietrarsa dinanzi la loro fabbrica nel 1863. Non voglio, ancora una volta, ricordare cosa avvenne. La premessa dà il senso al mio blog, in questo giorno.
Il senso si chiama “La dismissione”, il bellissimo libro che uno scrittore e fine intellettuale di sinistra, come Ermanno Rea, scrisse nel 2002 in maniera partecipata sulla chiusura dell’Italsider di Bagnoli. Un libro sulla fine della cultura operaia, sui pericoli legati alle fabbriche che non ci sono più con conseguenze nefaste per il sistema sociale che si nutre di lavoro.
Senza lavoro, senza cultura operaia, si aprono enormi varchi d’inserimento per il crimine organizzato, si scatenano affari illeciti alimentati dal mercato della disperazione. Poteva mai, Ermanno Rea, parlare di morte dell’Italsider, senza dare uno sguardo al primo episodio emblematico su quella che chiama “la fabbrica negata” nel Sud?
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Altri articoli e documenti
Per altre informazioni su Pietrarsa e su quanto sia stato fatto negli ultimi anni e per riscoprire la memoria, vi inviamo al blog di Angelo Forgione, dove troverete diversi articolo molto ben documentati dello scrittore napoletano: Pietrarsa nel blog di Angelo Forgione
Consigliamo anche la lettura dell’articolo di Gigi Di Fiore pubblicato l’anno scorso, il 28 luglio 2016, intitolato:
L’anniversario dei martiri di Pietrarsa e le strumentali polemiche in Rete
Il 19 dicembre 2015, a 152 anni dal massacro che in pochi tendono a ricordare, il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, e l’assessore alla Toponomastica, Pietro De Martino, hanno inaugurato la targa che ricorda le vittime: “Il nostro obiettivo è fare memoria del passato per costruire il futuro ha detto il primo cittadino – intitolare una strada ai caduti di di Pietrarsa significa tramandare alle nuove generazioni un tragico episodio che ha segnato la storia del nostro territorio e trasferire valori come Il diritto al lavoro, la libertà, la dignità personale, che oggi come allora vanno difesi e proclamati”. Fonte: Campaniasuweb