Il dott. Cafiero De Roho

Pubblichiamo la dichiarazione  fatta un anno fa dal Procuratore Capo Antimafia, dott. Cafiero De Raho,  sul ruolo storico-politico ed economico della Massoneria. Noi ne condividiamo l’essenza perchè durante l’unificazione d’Italia  la Massoneria contribuì attivamente a far saccheggiare, a far usare carceri speciali, a far effettuare esecuzioni sommarie anche di civili inermi e distruzioni di intere città. Queste atrocità furono commesse da un esercito in armi, quello sabaudo.

Ed oggi, da cittadini, abbiamo assistito ad un tentativo di colpo di stato avvenuto solo qualche decennio fa dai militari, ancora una volta con la partecipazione attiva di una loggia massonica.  Che dire poi dell’intreccio, spesso mortale per la società, tra logge massoniche, affaristi, mafia ed infine politica. Quindi siamo con  l’Antimafia perchè vogliamo che la società sia ripulita una buona volta da queste congreghe di malaffare.

La dichiarazione del dott. Cafiero De Raho

“È la massoneria che comanda. È ormai documentato attraverso numerose indagini che Cosa Nostra e la ‘Ndrangheta sono cresciute proprio grazie alla massoneria”.

“È la massoneria  che ha la forza di andare avanti e sviluppare la nostra economia. È ormai documentato attraverso numerose indagini che Cosa Nostra e la ‘Ndrangheta sono cresciute proprio grazie alla massoneria,
quella camera in cui le varie forze condividono progetti. Ci sono la politica, la ‘Ndrangheta, Cosa Nostra, professionisti, magistrati, imprenditori. Ci sono tutte le categorie. E’ in quei salotti  che economia e politica si sono incontrate con le mafie ed è lì che hanno effettivamente costituito quel comitato d’affari che ha poi determinato infiltrazioni negli appalti, acquisizioni di vari settori e l’esclusione di chi si muove nel rispetto delle regole, andando a determinare una situazione rispetto alla quale c’è da stare molto attenti”.

“Credo che nel mondo di oggi  parlare di associazioni segrete è di per sé contrario alla nostra Costituzione perché una cosa è esercitare liberamente il proprio pensiero e altra cosa è muoversi stringendo patti segreti, nascondendo i nomi, che poi finiscono per costituire la base anche per deviazioni di quelli che possono essere degli obiettivi apparentemente legali”.

“Laddove c’è un segreto c’è certamente qualcosa di illegale”, il dott. De Raho “chiede” l’intervento del Parlamento per contrastare il fenomeno e valutare se effettivamente in democrazia sia ancora possibile discutere di associazioni segrete, oppure se  le associazioni debbano essere tutte trasparenti e facilmente raggiungibili nella loro composizione.

Sosteniamo il dott. Cafiero De Raho su Mafia e Massoneria e crediamo che lo sostengano anche coloro che agiscono, oggi, con scopi filantropici e di progresso sociale, come vediamo fare ad una parte dei “muratori”

Il risentimento del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi.

Il dott. Stefano Bisi ha  definito un anno fa le parole del Capo della Procura Nazionale Antimafia “particolarmente pesanti e ogni oltre ragionevole limite” .

Ci piace pensare che stesse difendendo quelle persone che oggi aprono volentieri le porte delle proprie Associazioni (Logge) senza timori o remore.

Per la nostra libertà e contro la mafia sosteniamo gli uomini come De Raho

Il Gran Maestro dimentica però che mentre lui, essendo il “Presidente” di un solo “Consorzio” di Associazioni (Logge), non può pensare di avere il controllo su tutte le altre. Vi sono infatti diverse Massonerie organizzate con tante Logge, forse pure troppe e magari anche ben nascoste.

Il dott. De Raho guida una struttura dello Stato indipendente, efficiente, diffusa sul territorio e con metodi di indagine certi ed al passo con i tempi. Se parla in questo modo sa di che parla. E noi siamo con lui.

Da uomo del Sud, affermo che dalla Massoneria non abbiamo mai ricevuto nemmeno le scuse per le atroci sofferenze che hanno aiutato a provocare ai nostri avi dall’esercito sabaudo che ci invase.

Vogliamo poi parlare dell’attuale stato di Apartheid dei Diritti Costituzionali in cui versa l’area meridionale dello Stato italiano, che guarda caso corrisponde al nostro vecchio Stato, esistente prima del 1861 ? Per i popoli del sud questa Unità non è stata affatto un buon affare a ben vedere.

Alessandro Citarella – Segretario dei Meridionalisti