Le elezioni del 4 marzo 2018 hanno generato tra gli iscritti di Meridem un articolato dibattito. I leader del movimento hanno incontrato esponenti di altre formazioni meridionaliste, di associazioni e comitati territoriali. Valutata quindi l’impossibilità di presentare una lista meridionalista, si è esaminata l’ipotesi di sostenere una coalizione o una lista elettorale.
Nulla di meridionale nei programmi elettorali del 4 marzo
Da una attenta analisi dei programmi delle coalizioni e dei partiti che le formano è emersa l’assenza di proposte per il Sud, confermando le politiche dei governi che si sono succeduti negli ultimi cinquant’anni. Insomma, si continua nella disuguaglianza territoriale, a danno del Sud, ignorando completamente l’art. 3 della Costituzione. Il meridionalismo è scomparso dal linguaggio della politica italiana. Infatti, la parola “Sud” compare soltanto in campagna elettorale, quando i partiti nazionali chiedono voti. Essi promettono di tutto, senza impegnarsi su nulla.
Agenda 34 e i candidati
Si è preso atto dell’iniziativa “Agenda 34”, di Pino Aprile ed altre personalità, intesa ad orientare il voto meridionale verso quei candidati, presenti nelle liste nazionali, disposti ad impegnarsi pubblicamente sui temi della sanità, dell’istruzione e delle infrastrutture nel Sud.
Si sono inoltre considerati altri (rari) candidati, già di fatto ottimi rappresentanti del Sud in quanto attivisti riconosciuti di movimenti, associazioni e comitati territoriali. Questi hanno già dimostrato di essere impegnati, in prima persona, per il Sud attraverso il loro agire, trasparente e verificabile. Ci si augura che siano eletti.
In conclusione, dal dibattito interno sulle elezioni, è scaturita la decisione di non partecipare alla tornata elettorale per le ragioni sopra esposte. Invece, le forze devono essere concentrate sulla creazione di un soggetto politico unitario capace di rappresentare efficacemente il Sud, come deciso nel Congresso di novembre.
Oltre il 4 marzo per l’unità dei meridionalisti
Pertanto, sono già programmate per le prossime settimane riunioni con i rappresentanti dei movimenti meridionalisti, delle associazioni territoriali e con personalità della cultura meridionale per continuare ed avanzare rapidamente lungo il percorso unitario iniziato prima della “distrazione” elettorale.