crimini senza mandanti

Mandanti della strage di Bologna?

41 anni fa era il 2 agosto 1980. Dopo tanti anni dalla strage, mancano ancora i mandanti.
Ero nella stazione di Bologna proveniente da Riccione per tornare a Napoli nel fine settimana. Frequentavo, per fare formazione professionale, alcune grandi cooperative dell’Emilia Romagna. Sarei dovuto partire a metà mattinata da Bologna. Il caldo esagerato di quella mattina mi fece salire molto in anticipo sul primo treno che transitava per il sud, che era in grande ritardo rispetto all’ora di partenza. Non era il mio giorno. All’arrivo a Napoli, durante le fermate vedevamo solo molta polizia sulle stazioni di transito, scendemmo in tanti dal treno ma era una marea la gente all’arrivo con tanta polizia e facce silenziose e preoccupate. Sentii qualcosa ma all’arrivo a casa trovai una insalata di pomodori e la televisione accesa…. Ritornai qualche giorno dopo in Emilia passando da Bologna per una settimana e la stazione non si riconosceva più, tra il crollo di una parte del tetto, un pezzo di muro della sala crollato ed un buco nel pavimento della sala d’aspetto che faceva intravedere il passaggio sottostante.
Non ho mai pensato che trovassero i mandanti e nemmeno i veri esecutori. Senza telecamere, internet, telefonini e con troppe connivenze e depistaggi ovunque hanno mandato in galera qualcuno e basta. Ma era la stagione del tritolo. Sempre treni di pendolari, troppi del sud, come il rapido Milano-Napoli la Banca dell’Agricoltura e Piazza della Loggia a Brescia.

Mandanti dell’assassinio di Enzo de Waure?

Cominciai a fare politica nel 1973, ad una ricorrenza della morte di Enzo de Waure (21 gennaio 1972), ex studente del Liceo Labriola bruciato vivo a pochi metri dal Commissariato di Polizia di Fuorigrotta. Eravamo andati tanti ragazzini a portare dei fiori di sera sul luogo della sua morte. Fummo caricati da altri ragazzi con catene spranghe di ferro ed altro che invece plaudivano all’odio ed alla morte di Enzo De Waure. Dopo poco arrivò la Polizia, e ci caricò lasciando perdere quelli che avevano usato la violenza. Da quel giorno cambiarono molte cose per tanti studenti che erano presenti.
Dopo quel giorno capii che era percepibile una sorta di “accordo” che permetteva si facessero certe cose contro chi voleva lo studio e le pari opportunità in società anche per i figli degli operai come ero io.
Per questo dopo Bologna ebbi la netta sensazione che nel tempo “chi comandava davvero” avrebbe usato quelle stragi solo per raggirare chi dava retta all’imbonitore di turno che sedeva al vertice della politica italiana. Proprio come oggi…. i morti ed i fortunati di quegli eventi terribili meritano rispetto. Cosa che anche in questo governo non conoscono. Gli assassini di Enzo de Waure non sono mai stati trovati, come i mandanti delle stragi al tritolo.
Alessandro Citarella