L’unità dei meridionalisti è al centro dell’attività politica dei dirigenti napoletani di Unione Mediterranea e dei MERIDEM. Lo si è visto sabato 14 aprile 2018 in Piazza Municipio durante la manifestazione contro il debito ingiusto imposto dallo Stato italiano su Napoli. I militanti UM e MERIDEM si sono dati appuntamento, hanno occupato un settore della piazza e hanno sventolato assieme le loro bandiere.
Unità mancata negli appuntamenti elettorali
Non è la prima volta che i meridionalisti dei due gruppi scendono in piazza durante una manifestazione. È successo durante la campagna elettorale a sostegno di Luigi de Magistris. Questa è la prima volta che i militanti formano un unico gruppo, scambiando bandiere e fraternizzando con foto e battute. Potrebbe sembrare una cosa poco importante rispetto al più vasto panorama politico. La grande vittoria del Movimento 5 Stelle nelle ultime elezioni, specialmente nei nostri territori, è coincisa con la deflagrazione del PD. I partiti e partitini legati ai vari notabili, rigurgiti della Prima Repubblica, sono stati sconfitti. Invece, l’evento di sabato, per i meridionalisti, va oltre il significato della stessa manifestazione. Va oltre il sostegno che UM e MERIDEM hanno dato, stanno dando e daranno al Sindaco di Napoli.
La mancata unità e le responsabilità di Luigi de Magistris
Se le varie componenti meridionaliste si fossero unite attorno ad un’unica lista, avrebbero potuto eleggere due consiglieri comunali nelle amministrative napoletane del 2016. Purtroppo, l’atavica malattia dell’individualismo ed il tatticismo di Luigi de Magistris e dei suoi collaboratori ha escluso i Meridionalisti dal Consiglio Comunale. Il Sindaco forse voleva il voto meridionalista ma non la loro presenza autonoma in Consiglio Comunale. Così il Sindaco, oltre a non far nulla per unire i Meridionalisti, ha finito anche per dirottare i candidati più forti verso DemA.
Successivamente, il Sindaco ha agito in modo chiaramente ambiguo o ambiguamente chiaro nella cooptazione di Flavia Sorrentino, sottraendola a Unione Mediterranea e inserendola in DemA. Il ruolo che ha offerto a Flavia nella sua amministrazione poteva essere affidato senza portarla via da Unione Mediterranea. E’ stata una manovra da Prima Repubblica, a danno di chi lo ha sostenuto lealmente fin dal primo mandato.
L’unità dei meridionalisti al centro del Congresso MERIDEM
Indipendentemente dalla giusta lotta che stiamo facendo contro il debito ingiusto, quello che conta è la presenza unitaria dei militanti di UM e dei MERIDEM in piazza. A breve terranno riunioni per coordinare le loro attività. Il Congresso MERIDEM, tenutosi l’11 novembre 2017, ha dato pieno mandato al segretario politico Alessandro Citarella di prendere tutte le iniziative possibili per favorire l’unità dei Meridionalisti. Tutto il movimento MERIDEM è impegnato in questo percorso iniziato con il Congresso, continuato con gli incontri di Gaeta a febbraio, a Melfi a marzo e ora in Piazza Municipio. Così deve essere e così sarà.