Il nostro movimento politico culturale rilancia con convinzione e partecipazione l’appello di Autonomie e Ambiente rispetto alle elezioni politiche indette per il 25 settembre prossimo. In particolare, ci associamo alla condanna per “il modo disordinato con cui i vertici istituzionali hanno voluto porre precipitosamente fine alla legislatura, quando erano necessari e possibili importanti provvedimenti di fine anno ed era ancora più necessaria una minima manutenzione della legge elettorale, per aumentare il pluralismo della proposta politica e per restituire agli elettori fiducia nella partecipazione alla vita politica della Repubblica.”

I guai elettorali per il Sud

La totale mancanza di responsabilità da parte dei partiti nazionali incoraggia in modo determinante la sfiducia popolare non solo nei confronti della politica ma anche verso le stesse istituzioni repubblicane. Le popolazioni del Sud, già danneggiate da 160 anni di politiche coloniali perpetrate dallo Stato nazionale, prima sabaudo, poi fascista e infine repubblicano, sono ancora più sfiduciate dopo aver dato al Movimento 5 Stelle una valanga di consensi nel 2018. La delusione meridionale nei confronti dei grillini si è subito manifestata con la decisione di Gigino Di Maio e company di allearsi con il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, pur di andare al governo, sacrificando tutte le politiche necessarie per attuare un rilancio e un riscatto del Sud. La presenza grillina al governo negli ultimi 4 anni non ha portato alcun beneficio al Sud, nessun passo in avanti rispetto a investimenti, infrastrutture e sviluppo economico. Ne è seguita la perdita di altri posti di lavoro e la continua emigrazione dei nostri giovani verso l’estero.

I governanti hanno negato la presentazione di liste elettorali a loro sgradite

Purtroppo, anche nelle imminenti elezioni politiche, mancherà una lista realmente rappresentativa del territorio, capace di unire in un unico fronte non solo le diverse sigle meridionaliste, ma anche quei militanti territoriali che hanno portato avanti le battaglie per la difesa dell’ambiente, delle fonti d’acqua e per l’energia pulita e rinnovabile. Mancherà una lista che porti avanti la difesa delle attività economiche del Sud e del corretto rapporto fra imprenditori e maestranze.

Come giustamente rimarcato dall’appello di Autonomie e Ambiente, non si rimarrà “in silenzio o in disparte in questo momento storico così difficile”. Si procederà nel valutare le candidature di “qualche personalità veramente indipendente” che ha dato già dimostrazione, sul campo, di avere a cuore gli interessi della nostra gente. Tutto questo mantenendo “rigidamente le distanze da candidati e liste portatrici di proposte presidenzialiste, centraliste, nazionaliste”.

Rilanciamo di seguito l’Appello di Autonomie e Ambiente in forma integrale.

Dichiarazione di Autonomie e Ambiente
sulle imminenti elezioni politiche del 25 settembre 2022
e sulle elezioni regionali siciliane

Udine, 1 agosto 2022

01. Autonomie e Ambiente (AeA), in quanto tale, non presenterà liste alle imminenti elezioni politiche del 25 settembre 2022, ma le forze territoriali che ne fanno parte e che sono in rete con noi non rimarranno in silenzio o in disparte in questo momento storico così difficile.

02. AeA condanna il modo disordinato con cui i vertici istituzionali hanno voluto porre precipitosamente fine alla legislatura, quando erano necessari e possibili importanti provvedimenti di fine anno ed era ancora più necessaria una minima manutenzione della legge elettorale, per aumentare il pluralismo della proposta politica e per restituire agli elettori fiducia nella partecipazione alla vita politica della Repubblica.

03. Nei diversi territori – spesso pateticamente nella migliore tradizione del trasformismo italiano – alcuni avranno la sfrontatezza di definirsi “civici, ambientalisti, autonomisti”, ma i nostri gruppi, attivisti, elettori sapranno riconoscere i millantatori, senza peraltro rinunciare a sostenere qualche personalità veramente indipendente e sinceramente impegnata per la Repubblica delle Autonomie personali, sociali, territoriali.

04. Tutte le forze territoriali della nostra rete manterranno rigidamente le distanze da candidati e liste portatrici di proposte presidenzialiste, centraliste, nazionaliste.

05. I principi autonomisti della Costituzione e gli Statuti di autonomia sono ancora largamente inattuati e di tutto la Repubblica e i territori hanno bisogno, fuorché di una ulteriore verticalizzazione del potere.

06. Dobbiamo invece lottare per autonomie locali ancora più forti, come indispensabile presidio di libertà, corresponsabilità, solidarietà, in questi tempi di centralismo autoritario, guerra e disinformazione, crisi sociale e sanitaria, stagnazione e inflazione.

07. Se vogliamo che giustizia fiscale e monetaria, assistenza sociale agli ultimi, innovazione tecnologica, transizione ambientale, siano perseguite con moderazione ed equità, esse devono essere portate avanti da autorità locali vicine alle persone e alle comunità, non da alte e lontane tecnocrazie centrali, tanto meno da multinazionali.

08. Autonomie e Ambiente esprime il proprio convinto sostegno alle candidature autonomiste che saranno presentate nei collegi uninominali della Valle d’Aosta.

09. Per le prossime elezioni regionali della Sicilia, AeA appoggia convintamente le liste del movimento Siciliani Liberi e la candidata presidente Eliana Esposito, portatrici di un coraggioso programma di piena attuazione dello Statuto siciliano, ricostruzione di una economia e di una finanza locali con il progetto della Zona Economica Speciale Integrale (ZESI), impegno contro lo spopolamento e l’impoverimento della Sicilia, che sono la dolorosa conseguenza di ciò che non esitiamo a chiamare con il suo nome: colonialismo interno.

10. Gli impegni di lungo termine che le forze di Autonomie e Ambiente e gli alleati civici, ambientalisti, autonomisti avevano preso con l’Appello 2023 saranno mantenuti e portati avanti.

11. Proseguiremo il nostro lavoro politico ed elettorale per dare attuazione ai principi autonomisti che furono ripristinati dai padri e dalle madri costituenti, oltre che per spingere l’Europa intera verso ideali di “autogoverno per tutti dappertutto”, pace, giustizia, salvaguardia del creato, libertà e responsabilità verso le generazioni future.

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Di Meridem