Il Sud deve avere una sanità efficiente al servizio dei cittadini.
La nostra visione:
Il Sud deve avere un sistema sanitario moderno dove il rapporto prestazioni/costi sia efficiente e dove tutte le risorse sono razionalizzate e ottimizzate, permettendo ai cittadini di curarsi senza dover emigrare.
Lo stato delle cose:
1. Le Regioni meridionali soffrono ormai da molti anni di un grave sotto finanziamento in tutti i campi e in particolare nella sanità.
2. Non ci sono sufficienti investimenti nell’edilizia ospedaliera.
3. L’intreccio fra mala politica, crimine organizzato e mala sanità blocca o tenta di bloccare qualsiasi tentativo di ammodernamento del sistema sanità nel Sud.
4. I cittadini del Sud sono obbligati a emigrare verso altre regioni o anche fuori dall’Italia per ottenere prestazioni immediate e soddisfacenti.
5. Anche i migliori medici sono obbligati a emigrare verso altre regioni o anche fuori dall’Italia per svolgere il loro lavoro con soddisfazione.
Le azioni proposte:
Il diritto alla Salute è un potente fattore di sviluppo non solo della vita civile ma anche delle attività economiche. Pertanto, si propone di raccogliere le esigenze di tutti i territori del Sud attraverso la partecipazione attiva e il contributo dei cittadini, delle associazioni, dei sindacati e delle istituzioni locali con l’intento di identificare i requisiti per la creazione e il rafforzamento delle reti di assistenza sul territorio, che possono fungere anche da volano di sviluppo economico.
Si propone che il sistema sanitario nel Sud debba avvicinare le cure e l’assistenza ai cittadini, offrire forme alternative al ricovero (residenze sanitarie, cure domiciliari, hospice), creare le reti di assistenza (oncologica, malattie rare, cure palliative ed altre) e soprattutto puntare sulla prevenzione e sui servizi territoriali (distretti, poliambulatori, consultori, case della salute, salute mentale, dipendenze, riabilitazione).
Si propone la riorganizzazione del territorio del Sud in termini di macro-aree servite da ospedali di riferimento distribuiti in tutte le province, con un adeguato numero di poli specialistici. Nei territori periferici delle province più grandi, si propone ospedali intermedi di riferimento per offrire ai cittadini l’assistenza ospedaliera con tutte le discipline di base, più discipline intermedie ed altri servizi essenziali.
