La Rete dei Sindaci per il Sud

Il 3 e 4 ottobre si vota in Calabria per il rinnovo del Consiglio Regionale. Da qualche mese si è costituita una “Rete di Sindaci per il Recovery Fund al Sud” che si chiama appunto “Recovery Sud”.  Per pubblicizzare le attività di questa Rete hanno costituito una pagina facebook con il nome “Recovery Sud” la cui grafica ricorda i confini del vecchio Regno delle Due Sicilie. I  Sindaci di questa Rete provano ad ottenere quanto spetta ai Comuni calabresi, e del Sud, evitando il solito scippo storico che porta denari al già ricco nord mentre li sottrae al sud.

Le due Sindache di Recovery Sud in lista con i partiti al potere

La pagina “Recovery Sud” accoglie favorevolmente  la candidatura di Rosanna Mazzia, Sindaca di Roseto Capospulico, e di Marianna Caligiuri, Sindaca di Caccuri, nella lista “Calabria SiCura” per Amalia Bruni Presidente. Praticamente la coalizione di PD ed M5S. Rossana Mazzia è anche la Presidente nazionale dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia.

Ancora uno scippo di soldi al Sud con il consenso dei soliti partiti

PD e M5S  rappresentano forza di maggioranza al governo e vogliamo sottolineare che tutti i deputati calabresi di camera e senato dei due partiti, hanno votato SI al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Quello stesso Piano che la Rete Recovery Sud ha contestato in tutte le sedi possibili e immaginabili, dalle piazze alla Commissione Europea, rivendicando ben diverse ripartizioni dei fondi. Il Governo romano ha invece definito per il Mezzogiorno non il previsto 70% delle risorse ma il solo 40%.

Si tratta di diversi miliardi di differenza che le regioni del Centro Nord Italia hanno sottratto al Sud con il consenso esplicito sia del PD che del M5S. Nonostante questo loro “protestare”  le due Sindache si sono presentate il lista proprio con la coalizione che ha votato il taglio dei soldi a Sud (ed in Calabria ) a favore del Nord.

L’elenco degli ignavi calabresi che hanno votato contro gli interessi del Sud

L’elenco dei politici calabresi che  hanno votato per sottrarre soldi al Sud e darli al Nord è presto fatto.

M5S: la sottosegretaria al Ministero per il Sud Dalila Nesci, poi Paolo Parentela, Alessandro Melicchio, Giuseppe D’Ippolito, Riccardo Tucci, Federica Dieni, Anna Orrico, Fabio Auddino, Elisabetta Barbuto, Massimo Misiti, Vittoria Baldino. Per il PD Enza Bruno Bossio e Viscomi. Anche Stumpo di Leu si è allineato agli ordini di scuderia. Per avere un NO, ironia della sorte, bisogna citare Furgiuele della Lega. Assurdo ma vero. QUESTI NOMI VANNO RICORDATI QUANDO CHIEDERANNO ANCORA IL VOTO.

L’eurodeputata del M5S Laura Ferrara ha espresso grande soddisfazione già solo per il 34% delle risorse europee alle regioni del Sud, limitandosi al solo dato riferito alla popolazione. Lei sa bene però che il 34% è la quota delle risorse ordinarie dello stato e con il PNRR non c’entra nulla. Infatti queste risorse europee seguono ben altre indicazioni, che sono riferite al tasso di disoccupazione ed al reddito pro capite. Ma anche lei ha chinato la testa preferendo stare dentro alla scatoletta il più possibile piuttosto che aprirla.

Meridionali calabresi, che votano contro gli interessi dei calabresi in favore del già ricco nord.

La campagna elettorale elettorale delle Sindache contestatrici a braccetto con i carnefici della Calabria

Le due sindache stanno facendo  la campagna elettorale a braccetto con questi personaggi. E dovranno quindi spiegare agli elettori il perché di questa loro schizofrenia politica, essere cioè in una in una rete che rivendica una diversa ripartizione dei fondi e poi accettare, o chiedere, una candidatura con chi questa scelta l’ha determinata.

Protestare con forza per avere un posto al sole sul carro dei vincitori ?

Abbiamo però già visto più volte questo film, che viene proiettato quando qualcuno alza la voce minacciando fuoco e fiamme per avere poi un posto al sole sul carro dei vincitori. Temiamo però che il danno alla Calabria, ai cittadini del Sud, ed alla  credibilità pubblica di questi urlatori sia grande ed irreversibile.

Mettersi assieme ai devastatori della propria terra dopo averli messi all’indice  non è un errore o un abbaglio ma un tradimento vero e proprio.

I Meridionalisti di Calabria