6 AGOSTO 1863 – 6 AGOSTO 2021: dopo 158 anni dalla strage di PIETRARSA, sarà scoperto il monumento dedicato alle vittime di quell’eccidio. L’appuntamento è alle ore 10,00 in Via Martiri di Pietrarsa a San Giorgio a Cremano (NA). La storia degli scioperi degli operai in difesa del salario, del posto di lavoro e dei loro diritti, non solo in Italia ma anche nel mondo visto che questa tragedia si verificò ben 10 anni prima di quella che ha dato vita al 1° Maggio.
La “legge del 34%” e la prima assegnazione del “Premio Meridionalista”
Per l’altissima importanza di questo evento e per la giusta collocazione storica data dalla recuperata memoria di eventi tragici ma eroici delle terre del sud, consegneremo per la seconda volta il Premio Internazionale Meridionalista. In precedenza questo riconoscimento era stato assegnato all’ing. Roberto Longo ed al dott. Giancarlo Chiari, durante un importante e partecipato convegno tenuto a Napoli. A loro fu riconosciuto il merito di aver scritto e promosso una raccolta di firme che diventò più di una petizione inviata alla UE. Questa attività, seguita e spinta a Bruxelles e Strasburgo dai due Meridionalisti, e con particolare insistenza anche negli ambienti parlamentari da Giancarlo Chiari, ha portato la UE ad obbligare il governo italiano a trattare allo stesso modo i cittadini del sud come quelli del nord almeno su una cosa: ” la spesa ordinaria non poteva essere distribuita agli abitanti del sud in misura inferiore a quella del resto d’Italia”. Infatti al sud puntualmente arrivavano meno soldi che al nord, creando un regime di Apartheid dei Diritti. Si tratta della oramai famosa “legge del 34%”.
Il “Monumento ai Martiri di Pietrarsa” e l’assegnazione del secondo “Premio Meridionalista”.
Il Premio Meridionalista verrà assegnato il 6 Agosto a chi ha ridato orgoglio e dignità ai lavoratori delle nostre terre, ancora una volta messi in subalternità rispetto agli scioperanti di altre latitudini, non solo italiane ma anche estere.
San Giorgio a Cremano ogni anno rende omaggio al sacrificio di questi lavoratori. L’amministrazione comunale, la stessa di oggi, nel 2015 intitolò una strada ai Martiri. Su quella strada dopo sei anni viene posto ed inaugurato un monumento dedicato agli operai assassinati. Il monumento è voluto dall’amministrazione attraverso l’assessore Pietro De Martino.
Qui si può approfondire cosa accadde il 6 Agosto 1863 : Strage di Pietrarsa: 6 agosto 1863 – Meridionalisti
L’idea del Monumento, i materiali e la sua realizzazione
L’architetto Umberto Ricciardi ha ideato il Monumento, che verrà inaugurato durante la cerimonia che intende celebrare la memoria di una delle stragi che segnarono profondamente la storia di quel periodo e delle generazioni successive. Umberto De Gregorio, il presidente dell’EAV, che ha fornito senza alcun costo la materia prima del monumento, proveniente dai depositi dell’azienda di trasporti su ferro campana sarà presente. Questo è un continuum tra i lavoratori del passato e del presente.
L’unico monumento che ricorda quell’eccidio, si trova all’interno del Museo Ferroviario di Pietrarsa. Esso fu donato dallo scultore Antonio Galbiati. Per rendere omaggio ai caduti, nelle date del 1 maggio, Festa dei Lavoratori, e del 6 agosto, anniversario dell’eccidio, purtroppo ci si poteva recare solo all’interno del museo.
Un “Monumento ai Martiri di Pietrarsa” per tutti i cittadini
Dal 6 agosto 2021 sarà possibile finalmente celebrare questa ricorrenza in un luogo pubblico, di proprietà di tutti i cittadini e senza alcuna costrizione. San Giorgio a Cremano conferma, anche in questo, di essere punto di riferimento ed esempio.
Le lotte operaie e la predazione dopo l’unificazione d’Italia
La memoria di questa strage, la prima del Regno d’Italia dopo l’unificazione, e il principio del diritto al lavoro che, a distanza di 158 anni, vanno difeso in nome della dignità dell’uomo. Questo monumento lascia alle future generazioni la conoscenza di quei fatti che caratterizzarono un periodo storico in cui, a seguito dell’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d’Italia, il Sud fu depredato di ricchezza, arte, cultura e diritti, con il sacrificio di troppe vite umane.
I Meridionalisti