17 marzo

Oggi, 17 marzo, ribadiamo che al Sud dello stato italiano, di cui facciamo parte come “colonia interna”, aumentano ancora emigrazione, povertà, carenza di servizi, disparità di trattamento economico e politico. Insomma un vero e proprio “apartheid” coperto da un illusorio essere “fratelli” quando lo sport ed altro va bene, altrimenti restiamo soltanto “napoletani” , “meridionali” o “terroni”.

Il 17 marzo è una data infausta

Pur senza nutrire alcun sentimento di odio o negativo verso gli altri abitanti della penisola, ricordiamo che il 17 marzo è una data infausta per la nostra gente.  Con la proclamazione del Regno d’Italia, muore il nostro Stato sovrano, il Regno delle Due Sicilie.

Nel corso di 162 anni di sottomissione coloniale, i nostri popoli hanno subito di tutto, dalla depredazione delle risorse, all’emigrazione, passando per le stragi di post-unitarie, alla totale subordinazione dell’economia locale agli interessi del Nord.

Cosa riservano il presente ed il futuro ?

Passata l’emergenza sanitaria, ci sono segnali non più preoccupanti ma gravissimi sul trattamento che sarà riservato al Mezzogiorno nell’affrontare la crisi economica e l’autonomia ” differenziata ” che vogliono rifilarci in modo da poterci depredare ancora di più.

Siamo solidali da sempre con tutti, ma è tempo di smettere con la tolleranza per chi vuole che siamo fessi con il sorriso e con chi ci propone come rappresentanti politici personaggi nati e residenti al nord oppure servi di chi ci toglie figli e futuro.

Oggi noi festeggiamo San Patrizio, degno patrono di uno Stato libero da colonizzatori.

Alessandro Citarella

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