L’acqua deve rimanere un bene pubblico e le fonti d’acqua nel Mezzogiorno non devono finire in mano a soggetti privati. Fra contratti e crisi di governo e nuovi accordi politici, tutti i partiti nazionali tentano di sovvertire i risultati del Referendum popolare del 2011. L’articolo 24 del Decreto Crescita del governo giallo-verde attua quanto previsto dal governo Gentiloni. È una privatizzazione di fatto, trasformando l’ente che controlla le fonti del sud in una Società per Azioni, anche se a totale capitale pubblico. La creazione della SpA a capitale pubblico è di fatto, il primo passo verso una reale e completa privatizzazione.
I Meridionalisti Democratici sono allineati sulle posizioni di Maurizio Montalto, portavoce nazionale della Rete a difesa delle fonti d’acqua del Mezzogiorno. Nel rilanciare alcuni suoi recenti interventi, invitiamo i lettori a scaricare il suo e-book, “La Rapina Perfetta” distribuito gratuitamente, dove spiega magistralmente i giochi politici attorno all’acqua.
IL decreto crescita approvato da 5 stelle e lega nord
Commento di Maurizio Montalto del 27 luglio 2019 alle 14:22 su Facebook
ACQUA: L’ENTE PER L’IRRIGAZIONE DEL MEZZOGIORNO, per il Governo e il Parlamento sarebbe inutile e lo privatizzano (cfr. art. 24 del decreto crescita); l’Acea, controllata dalla francese Suez, invece, sarebbe l’azienda che funziona e va salvaguardata. Senonché, mentre l’Ente per l’irrigazione (EIPLI), nonostante attualmente sia in liquidazione, investe, ristruttura le dighe e le gigantesche condotte, che forniscono acqua da bere e per l’irrigazione all’intero centro sud Italia, l’Acea è fortemente impegnata nell’installare l’ennesima “casetta”, per riempire qualche bottiglia d’acqua con l’aggiunta di bollicine.
Cinque Stelle e Lega Nord PRIVATIZZANO le fonti D’ACQUA NEL Mezzogiorno
Commento di Maurizio Montalto del 21 Agosto 2019 alle 22:32 su Facebook
ACQUA PUBBLICA E RISPETTO PER LA POPOLAZIONE sono due concetti, che non riescono a penetrare la politica istituzionale. Due comunicati di segno opposto si fanno gioco di noi. Il Movimento 5 Stelle afferma che la Lega ha fermato la legge per l’acqua pubblica; la Lega dichiara che la proposta per l’acqua pubblica dei 5 Stelle è sbagliata, che sarà approvata col PD e farà danni al Sud. Sono affermazioni false e dolosamente fuorvianti.
Una norma per l’acqua l’hanno già fatta 5 Stelle e Lega insieme, ma non per l’acqua pubblica, bensì per privatizzare le fonti del centro-sud Italia, la privatizzazione più grande d’Europa (cfr. art.24 del cd Decreto crescita) Di questa privatizzazione si son fatti promotori un Deputato e un Senatore dei 5Stelle ed è stato il motivo principale della fuoriuscita dal partito della Senatrice Nugnes (ci sono i filmati).
5 Stelle: Privatizzare l’intero ciclo idrico
Il rappresentante dei 5 Stelle nel CdA dell’Autorità nazionale con la delega all’acqua ha dichiarato che dopo le fonti d’acqua bisogna privatizzare l’intero ciclo idrico del centro sud e affidarlo a un unico gestore. (nei post precedenti trovate le agenzie e gli articoli.) Cade la prima agenzia. La proposta originaria dei 5 Stelle è già stata archiviata ed è al vaglio una proposta che contempli le SpA, le privatizzazioni, in linea con le indicazioni di Lega e PD, che in materia hanno sempre avuto la stessa posizione. Il passo successivo programmato, in violazione del referendum, sarà una legge che si dichiarerà nel titolo per l’acqua pubblica, ma che nel testo prevedra le privatizzazioni. E cade il secondo comunicato.
Noi persone reali, uomini liberi, che le élite vorrebbero raggirare, per avere la forza politica di Governare in nostro nome e conto, siamo pronti a reagire. Pacificamente come sempre, ma reagiremo.
Il governo giallo-verde si è dimesso: e ora?
Commento di Maurizio Montalto del 22 agosto 2019 alle 19:49 su Facebook
ACQUA PUBBLICA: FACCIAMO FINTA CHE FINO AD ORA AL GOVERNO CI SIA STATO L’INCONSAPEVOLE PAPERINO, facciamo finta che il decreto crescita all’art. 24, dove privatizza le fonti del centro-sud, l’abbia voluto e approvato solo la Lega, facciamo finta che i due promotori a 5 Stelle della privatizzazione delle fonti idriche (uno alla Camera l’altro al Senato) fossero in temporaneo stato d’incapacità, facciamo finta che chi ha proposto la prima versione della legge per l’acqua pubblica non abbia già dichiarato che l’ha rivista prevedendo che non toccherà le SpA e che i poteri dell’Autorità e il sistema tariffario e di profitto restino invariati, con buona salute per il referendum, mettiamocela tutta insomma per perdonare questo tradimento. A questo punto però la ripubblicizzandone delle fonti non si discute, si approva. E il testo lo regaliamo noi, così non si confondono più.
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Un video pubblicato il 28 giugno 2018 su Youtube sulla privatizzazione delle fonti d’acqua nel centro-sud