Emergenza COVID-19 e utilizzo dei Fondi Strutturali Europei per il Mezzogiorno
Onorevoli Parlamentari,
da una attenta lettura degli articoli pubblicati dai media, in particolare “Il Sole 24 Ore” dall’11 al 24 marzo c.a., si evince un tentativo in atto per distrarre i Fondi Europei destinati al Mezzogiorno a favore delle aree maggiormente colpite da COVID-19.
Il principio di uguaglianza
L’azione del Governo deve concretizzarsi agendo nel rispetto del principio di uguaglianza costituzionalmente tutelato. Non deve mancare il sostegno all’economia del settentrione d’Italia colpito dall’emergenza COVID-19, così tantomeno non deve mancare all’economia meridionale.
Non deve mancare il sostegno alle popolazioni del settentrione martoriato dalla violenza della pandemia, a quanto sembra, accentuata nelle fasi iniziali, dalle folli decisioni ispirate dalle lobby economiche devote solo al profitto. Le eventuali responsabilità dei governi locali a loro asserviti saranno evidenziate in seguito.
Così come, non deve mancare alle popolazioni del meridione, momentaneamente meno colpite in termini di contagi, che hanno subito le sorti del Paese da un punto di vista economico.
Fondi europei sono indispensabili per il Mezzogiorno
“L’Italia non riparte senza il Sud” non deve rimanere un vuoto slogan da campagna elettorale. Oggi, più che mai, in piena crisi COVID-19, questo slogan deve diventare una realtà.
Quei fondi europei sono indispensabili per attuare l’auspicata coesione nazionale per i quali gli stessi sono stati istituiti. Cioè per recuperare il gap economico-infrastrutturale
Sono i Fondi che l’Europa ha destinato per progetti infrastrutturali nel Mezzogiorno, per l’uso dei quali era necessario il co-finanziamento statale che il governo italiano non ha mai stanziato. Di fatto il Mezzogiorno non ha mai potuto utilizzarli!
Bloccare il tentativo di portare via i nostri fondi europei
Chiediamo, a Voi Onorevoli Senatori e in particolare agli eletti nel Mezzogiorno di bloccare questo tentativo di sottrazione di risorse stanziate per il meridione d’Italia! Chiediamo di prendere pubblicamente una posizione univoca, chiara e precisa contro questa manovra mascherata da operazione di rinascita solidale dell’economia nazionale.
L’iniziativa parlamentare trasversale è necessaria affinché si formi un vasto fronte a difesa degli interessi del Mezzogiorno per far valere i diritti di tutti i cittadini italiani e senza distinzioni.
Segnaliamo, a tale proposito, anche la mancata attuazione dell’art. 7-bis del decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243 e sue successive modifiche mediante legge 145/2018 del 30 dicembre 2018 (legge di bilancio, commi 597-598-599-600) e mediante legge n°160 del 27 dicembre 2019 (Legge di bilancio comma 310). La sua attuazione è in grado di avviare a soluzione strutturale le sperequazioni esistenti tra Centro Nord e Sud del Paese per quel che riguarda la suddivisione dei contributi ordinari dello Stato, che devono essere re-distribuiti rispettando il criterio della percentuale della popolazione residente sul territorio. Così come richiesto e ottenuto dalla petizione 748/2015 dichiarata ammissibile dal Parlamento europeo il 17 marzo 2016.
ROBERTO DE MICCO
Presidente dei Meridionalisti Democratici
ALESSANDRO CITARELLA
Segretario Politico dei Meridionalisti Democratici
[…] Abbiamo già scritto una memoria a tutti i parlamentari ricordandogli il rispetto di quanto hanno pr…. Ma il peggiore dei nostri nemici sono gli Ascari. Cioè quegli eletti meridionali nei partiti del Nord che si dichiarano per l’uguaglianza e poi si abbassano le braghe, metaforicamente, o si assentano oppure per la “ragion di stato” ci tradiscono. […]
[…] il Mezzogiorno rischia di essere ingannato ancora una volta. In nome dell’Unità Nazionale si tenta di portare via i fondi europei destinati alle infrastrutture del Sud così come si vorrebbe…. Insomma, in questo 25 aprile, Festa della Liberazione, forse il Mezzogiorno dovrebbe prendere […]