La nostra visione:
Garantire ai territori del Sud l’utilizzo delle proprie fonti energetiche finalizzata al soddisfacimento del suo fabbisogno con l’obiettivo di ridurre fino ad azzerare la dipendenza dall’estero, nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza dei cittadini.
Lo stato delle cose:
1. Il Sud alimenta la produzione di energia con il petrolio estratto dalle trivellazioni nel territorio della Basilicata, dai mari Siciliani, con il gas naturale della Puglia e della Calabria, con impianti eolici e solari presenti a macchia di leopardo in tutto il Sud, e con la produzione di elettricità attraverso la megacentrale a carbone di Cerano (Br).
2. Le trivellazioni petrolifere e quella del gas naturale, così come l’uso del carbone per produrre elettricità, hanno una ricaduta economica irrilevante sul territorio. Ma soprattutto, sono fonte di mala politica e di enormi danni ambientali.
3. La geotermia è praticamente bloccata, anche nelle zone dove basterebbero trivellazioni di poche decine di metri.
4. La ricerca in tutti i campi dell’energia nei nostri territori è in affanno e non è collegata al territorio.
5. Il Mezzogiorno d’Italia rappresenta il principale serbatoio italiano di energie rinnovabili (oggi produce il 52,3% della quota nazionale di eolico, solare e bionergie) e diventerà presto uno dei principali hub europei dell’idrogeno e ponte energetico.
Cosa proponiamo:
Si propone la creazione di una commissione congiunta interregionale di controllo e di garanzia per la ricerca, lo sviluppo delle fonti energetiche nelle regioni del Mezzogiorno. Il primario ruolo della commissione sarà quello di adoperarsi per la tutela dell’ambiente e della popolazione monitorando la sicurezza della produzione, garantendo l’effettiva ricaduta economica locale e assicurando il rifornimento di energia a basso costo per le stesse popolazioni.
Documenti:
Parlamento Europeo — Politica energetica: principi generali (settembre 2022)
Governo Italiano — Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (dicembre 2019)
Affari Internazionali — L’Italia come possibile hub energetico europeo (20 marzo 2023)
