Gli operai lottano altri no

Come era chiaramente scritto da ben 2 anni, il giorno di Halloween del 2020 la multinazionale Whirlpool licenzia gli operai di Napoli con un SMS e liquida il governo con un “ciaone”.

Due anni di agonia per gli operai e tre Ministri del Sud senza una soluzione

Dopo due anni di agonia e carità, per le famiglie degli operai di Napoli adesso chiediamo con forza investimenti immediati. Questo per dare lavoro e dignità ai lavoratori e ad una terra messa in ridicolo da una multinazionale.

Conte è pugliese, Di Maio è campano e Provenzano è siciliano. Il primo è a capo del governo, il secondo è a capo dello sviluppo economico e del partito di maggioranza relativa in Parlamento ed il terzo è Ministro per il Sud.

Il primo si è battuto ma non ha risolto nulla, il terzo “non ha portafoglio” e ci sembra spesso un asino in mezzo ai suoni, il secondo, dopo aver promesso mari e monti, con 800 famiglie (tante restano per strada tra fabbrica ed indotto) era a Gerusalemme, al Muro del Pianto a “pregare”… non aggiungiamo altro.

I Meridionalisti  vogliono un piano industriale non la Whirlpool

La Whirlpool resta a produrre al Centro-Nord e chiude al Sud. Non abbiamo mai chiesto di non far chiudere la Whirlpool a Napoli. Questa multinazionale infatti mantiene la produzione in Italia comunque. Abbiamo chiesto un piano industriale alternativo alla chiusura. Che ovviamente non è arrivato ma è necessario. Come mai la San Giorgio produce proprio a Napoli e vende bene? Avrebbero dovuto coinvolgere gli industriali campani, esclusi dal governo!

Quanti soldi pubblici regalati alla Whirlpool per nulla

27 Mln di euro sono i soldi pubblici finiti nelle casse della multinazionale tra il 2014 ed il 2019. Uno schiaffo alla miseria. Assieme ai soldi spesi per la cassa integrazione potevano essere investiti diversamente.  In Italia nel 2019 si sono venduti quasi 2 milioni di lavatrici. La Whirlpool aveva però dichiarato un esubero di 800 lavoratori, ed una parziale delocalizzazione produttiva in Turchia a causa della perdita di quote di mercato. Il governo sapeva quindi che sarebbe finita in questo modo ma ha sprecato soldi pubblici a vuoto.

Risorse per Alitalia sì ma per i lavoratori Whirpool no

Per Alitalia i governi, quindi anche questo, spendono centinaia di Mln di euro l’anno “perché è un asset strategico“. Ci sono stati anni in cui i governi hanno dato ad Alitalia anche 1,3 Miliardi di euro per mantenere un carrozzone in modo politico e non economico. Attualmente Alitalia ha 11.600 lavoratori, a cui comunque viene assicurato lo stipendio.

La CDP o una azienda di Stato può comprare lo stabilimento di Napoli

L’ex Whirlpool di Napoli può essere comprata a prezzo di saldo da una delle aziende di stato che hanno la forma di una S.p.A. Nessuno lo vieta, e così si possono garantire gli stipendi ai lavoratori, proprio come Alitalia. Questa è una soluzione ponte per poi  riconvertirne le attività ed avviare la costruzione di un polo industriale a Napoli. Dopo si può mettere questa attività sul mercato INTERNO, senza regali a cinesi o ad indiani. Abbiamo già dato con l’ILVA.

Alessandro Citarella -Segretario politico dei Meridionalisti