Il Sud all’avanguardia nell’ agricoltura di qualità e nella tutela dell’ambiente
La nostra visione:
Un Sud che esporta più prodotti alimentari di quanto ne importi, che si focalizzi sugli acquisti a “chilometro zero” e sul “comprasud”, nel contesto di una politica di massima tutela dell’ambiente.
Lo stato delle cose:
1. La stragrande maggioranza dei prodotti alimentari in vendita nei supermercati del Sud provengono dal Nord o dall’estero.
2. Alcuni beni alimentari sono prodotti nel Sud ma le sedi legali dei produttori sono al Nord.
3. La concorrenza sleale da parte di ditte straniere, cinesi in particolare, minano la produzione locale di alta qualità.
4. La globalizzazione rende difficile tutelare i prodotti con denominazione di origine controllata o protetta.
5. Nel nostro territorio sono presenti molte discariche legali e abusive colme di rifiuti tossici.
6. E’ pratica abituale bruciare rifiuti tossici piuttosto che smaltirli legalmente.
7. L’attività repressiva delle forze dell’ordine in relazione ai comportamenti criminali ambientali è debole o inesistente.
8. Lo Stato non ha programmato alcuna iniziativa credibile di bonifica del territorio.
Le azioni proposte:
1. E’ necessario che gli scienziati sviluppino una proposta di bonifica radicale del territorio da sottoporre agli organi dello Stato, nei suoi diversi livelli istituzionali, e che le risorse necessarie siano rese disponibili con la massima priorità.
2. E’ necessario sviluppare un’alleanza istituzionale delle Regioni del Sud, coinvolgendo le parti sociali, per sviluppare iniziative inerenti l’economia agroalimentare del Sud, il suo ambiente e la sua popolazione rurale, articolate su quattro assi, per renderla fonte primaria della crescita del PIL territoriale:
–“competitività agricola, alimentare e forestale”, che ha come obiettivo il capitale umano e fisico del Sud agricolo con l’obiettivo della alta qualità;
–“gestione dello spazio e dell’ambiente” che contempla misure mirate alla protezione e al rafforzamento delle risorse naturali del Sud, alla preservazione dell’attività agricola e dei sistemi forestali ad elevata valenza naturale, nonché dei paesaggi tradizionali delle zone rurali del Sud;
– “qualità della vita e diversificazione nell’economia rurale” che contribuisce a sviluppare i territori attraverso la promozione dei servizi alla popolazione, le microimprese, il turismo rurale, la valorizzazione del patrimonio culturale per migliorare le condizioni di crescita e di creazione di posti di lavoro in tutti i settori.
–“Leader” che introduce alcune possibilità di “governance” innovatrici per mezzo di strategie d’azione locale con un approccio dal basso verso l’alto allo sviluppo rurale.
3. E’, inoltre, necessario sostenere l’acquisto di beni alimentari prodotti dalle imprese del Sud favorendo sia l’occupazione delle forze lavoro locali, sia gli introiti fiscali per il Sud. E’ necessario la creazione di tutte quelle associazioni di consumatori e di produttori che promuovono il “chilometro zero” nel Sud o, più genericamente, il “comprasud”.
Approfondimento:
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) – “Sei progetti per il Sud”:
–Conoscenze Integrate per Sostenibilità e Innovazione del Made in Italy Agroalimentare